4 CHIACCHERE CON ENZO CORRENTI L'UOMO CARTA ARTIST_INVASION_CST_GRAFICA
Ciao Enzo, sappiamo che sei un artista di difficile definizione in
quanto hai spaziato nei vari metodi e nei vari concetti dell’arte, nella nostra
vetrina abbiamo l’onore di ospitare la tua prima mostra dedicata unicamente
alla poesia visiva, raccontaci qualcosa di questo tuo aspetto artistico.
Anche se ho spaziato in varie forme d’arte posso
dire di essermi avvicinato ad essa con il collage con i quali giovanissimo
trasformavo i contenitori dei miei 33 giri in vinile, di conseguenza ho conosciuto,
approfondito ed avvicinato alla poesia visiva grazie al movimento fluxus che
stava ad indicare un qualcosa in continuo mutamento…senza forma o luogo.
Rifuggi dalle etichette e quindi raccontaci la tua esigenza
artistica, cosa ti spinge ad usare come mezzo comunicativo l’arte nelle
molteplici forme, cosa ti spinge? Un discorso sociale, politico, introspettivo?
Attraverso l’arte faccio un discorso
introspettivo e attraverso questo allargo il mio orizzonte artistico sia
sociale che politico. Utilizzo l’arte che mi è più congeniale come discorso
comunicativo e attraverso le molteplici forme che porto avanti oltre a leggere
meglio me stesso riesco a comprendere la società.
Leggendo la tua presentazione ci ha colpito l’arte
parassita, ci potresti raccontare qualcosa di questa cosa particolare?
Nel 1990 ho
partecipato a "ARTISTI IN PIAZZA , Seravezza ( LU )".
In quella occasione ho conosciuto l'artista
Lido Marchetti che è l'inventore della cosiddetta "Arte parassita",
che consiste nell'applicazione di "parassiti" (ovvero figurine
lignee, fornite di filiformi propaggini, accessori geometrici, piccole opere,
etc etc) su opere di autori famosi e non, fin dal 1987... questo artista per me
è stato come un fulmine a ciel sereno. Da quel momento anch'io divento un artista
parassita, oggi, forse unico. E’ stato il modo più semplice e immediato per
essere presente negli eventi senza essere stato invitato... con le mie mini
opere o a volte con le mie inaspettate performance. Ho fatto interventi ovunque
ad esempio: Biennale di Venezia, Arte Fiera Bologna, Biennale di Firenze, Musei, Mostre personali
e collettive in diverse città italiane diventando un protagonista senza far
parte dell'evento stesso... è una cosa che mi diverte e che documento... il mio
motto è diventato "eSSeRCi SeNZa eSSeRCi".
Nb) Per documentarsi
questo blog è dedicato alla mia arte parassita:
https://arteparassita.blogspot.com/
Questo periodo appena trascorso di chiusura e restrizioni ha
cambiato il tuo approccio all’arte?
Il tuo modo di concepire la funzione dell’artista?
Mi viene difficile rispondere a
questa domanda. Perché mentre per gli altri è stata chiusura e restrizione per
me è stato un momento di creatività intensissimo. Da casa ho lanciato una serie
di eventi da solo o collaborando con altri. Mi viene in mente in collaborazione
con Ivette Berti l’evento virtuale “Mi manca… non mi manca” dove si chiedeva di
pubblicare una foto che rappresentasse ciò che mancava o non mancava alle
persone, c’è stata una grande adesione. La mia personalissima mostra di Noi del
primo aprile 2020, vedere danzare Alessia ed Elisa tra i calanchi di Riace e
performare con loro, la nascita di Spazio G43 la più piccola galleria
alternativa di Prato dove ho realizzato una collettiva, la XIII edizione di
Esserci senza esserci (evento annuale di Arte postale) una personale
intervallata da proezioni video, musica dal vivo, lettura poesia e danza butoh,
reportage fotografici, visite guidate…
etc etc in sintesi ho fatto quello che gli artisti dovrebbero sempre
fare in qualsiasi situazione storica cercare e trovare il bello tramite l’arte.
Prossimi progetti?
Ultimamente ho partecipato a tre
mini mostre una allo Spazio G43 e due con Artist Invasion presso CST Grafica e
Libreria Emmaus a Prato, sempre a Prato ho partecipato ad una collettiva con
artisti cinesi e italiani al Palazzo Datini, dove ho anche realizzato la
performance “Lègami o Legàmi?” che è stata una ContaminAzione di Poesia, Danza
Butoh e Musica Sperimentale dal vivo ed infine ho fatto parte della collettiva
“Pablito: un mito” dedicata a Paolo Rossi al Teatro Politeama Pratese. Per non
dimenticare l’asta di beneficenza dedicata a Luana, ragazza madre morta in
fabbrica e la mia veste di organizzatore per il mini concerto dal vivo del
Progetto No Name di Pontedera al CST Grafica… Mi chiedi quali sono i miei
prossimi progetti intanto mi faccio il Cammino di San Jacopo in Toscana da
Firenze a Livorno (sei giorni di cammino). Camminare è l’altra mia grande
passione e poi si riparte con l’arte. Organizzerò insieme a _guroga (artista
venezuelana) la XIV edizione della mostra di Arte postale (Mail art) “Esserci
senza esserci” quest’anno sono previste due sedi espositive una a Prato e una a
Viareggio. Sperando in successivi inviti. Continuerò a portare la mia Arte
parassita ovunque e ho in mente un progetto di cui per scaramanzia non parlo.